Inizio folgorante con un pescatore, simbolo della città di Bisceglie, dove si è tenuto l’ evento, con reti per pescare nell’ alveo dell’ infinito o se vogliamo nel mare di gente che era presente (nuovi clienti?). Chissà cosa passa per la mente e all’ estro creativo.
Un tocco di spiritualità nel mezzo, dove un diavolo tentatore accenna a conquistare giovani eleganti signore alla ricerca della felicità.
Un finale esplosivo con Mozart a fare da base all’ uscita trionfale di tutte le modelle e della titolare.
“È stata una sfilata di quelle che ti stancano ma mi sono divertito, il ritorno al passato con scene da film in passerella è quello che mi ha più soddisfatto visto anche il commento finale del pubblico.
Credo che questo sia l’anno per far riesplodere la creatività, in un mondo appiattito da tanti falsi artisti e improvvisati organizzatori, bisogna distinguersi”.
Inizio scoppiettante per le sfilate di alta Moda 2008. La Boutique Acquaviva mette in mostra il meglio della sua larga collezione primavera estate 2008 a disposizione della sua clientela partendo dalla jeanseria firmata, al pret-à-porter, alla bellissima serie di abiti da sera, cerimonia e alta moda nel finale delle uscite.
A caratterizzare il tutto le uscite in passerella di signore, clienti della Boutique, che con stile e spavalderia hanno portato in scena le cosiddette taglie forti. Insomma una sfilata per tutti i gusti.
Particolare come sempre la regia di Alessandro Mondelli dalla cura delle luci, alle musiche sempre ricercatissime, alle modelle e…dopo un po’ di tempo il ritorno alla particolarità delle scene in passerella, dove le modelle e il modello, diventano attrici ed attore, facendo denotare la provenienza dell’ arte cinematografiche del regista per dimostrare le differenze.
Anche il cliente va selezionato in virtù di quello che capisce artisticamente parlando. È inutile lavorare con commercianti che non distinguono un artista da un calzolaio, con rispetto per i calzolai. Ormai il nostro mondo è infestato, e dico infestato, da personaggi che di cultura artistica, ma anche generale, non sanno niente. E questo è un peccato, perché si sta rovinando un mondo dove l’ arte, l’ eleganza, la classe devono predominare. Fare moda non è come vendere patate, profumi o altro. Fare moda è innanzitutto creatività, cultura artistica, estro e fantasia. Ma come diceva qualcuno, ancora una volta, l’ arte e la fantasia distruggerà il falso e il potere.
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