Con l'obiettivo di consolidare il Made in Italy in Venezuela e incentivare l'intercambio commerciale e culturale tra i due paesi, la Cámara de Comercio Venezolano-Italiana, in collaborazione con l'impresa italiana Alessandro Mondelli, organizza l'Italian Fashion Show, giunto quest' anno alla sua quinta edizione.
"La positiva esperienza e il successo ottenuto l'anno passato nella città di Maracaibo - recita una nota emessa dalla Cavenit - ha motivato la ripetizione dell'evento, e la sua estensione a più ampio ventaglio di città e di pubblico.
La manifestazione si caratterizzerà quest' anno come una festa itinerante di moda, spettacolo e musica, che toccherà le cinque più importanti città del Venezuela".
Si inizia a Puerto Ordaz il 19, si continua il 21 a Maracaibo, quindi il 26 a Barquisimeto, il 28 a Valencia e infine, nei giorni 1, 2 e 3 novembre, a Caracas.
"L'esibizione prevede sfilate combinate a momento musicali. Verranno presentate le ultime collezioni create da case di moda di fama internazionale quali, Cavalli Class, Ibris, Roberta Scarpa, Capoppera, così come verranno presentate le collezioni degli stilisti che operano nella regione Puglia, molto apprezzati nella loro terra e in continua crescita a livello internazionale, tra i quali figurano Pat Maseda collezione uomo, Maria Teresa Galiano collezione donna, Cotin Sposa, Dolce Luna di Giovanna Dioguardi, Rosso Cuore e Pomi Doro. Modelle provenienti dall'Italia, già distintesi sulle passerelle della penisola, daranno vita alla grande sfilata che mostrerà le creazioni di tanti e tali stilisti".
La parte musicale sarà affidata al cantante Michele Bavaro.
"A Caracas, l'evento andrà al di là della moda e della musica. Nella capitale, l'Italian Fashion Show proporrà un'esibizione e degustazione gastronomica, per far conoscere al pubblico locale i sapori tipici della Puglia. Parallelamente si promuoverà l'incontro 'B2B' tra imprese italiane del settore agro-alimentare e imprenditori locali, allo scopo di concretizzare accordi commerciali di questi prodotti italiani nel mercato venezuelano".
Fonte: LA VOCE D 'ITALIA, 18/10/06
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